lunedì 31 marzo 2008

Delicatessen 2

Al peggio non c'è fine.
Manco il tempo di lamentarsi dell'Ascom ed ecco spuntare tra le pieghe d'agenzia un lancio che riguarda il deputato forzista Garagnani sig. Fabio che presenta un esposto alla Procura di Bologna: "Troppa severita' da parte dei Vigili urbani, - argomenta il sig. Fabio - I fischietti bolognesi avrebbero fatto multe "senza curarsi delle motivate spiegazioni dei cittadini che si trovavano impossibilitati oggettivamente, in alcuni casi, a comportarsi diversamente per evidente ragioni di forza maggiore".
In particolare il Garagnani cita nel testo dell'esposto "i casi di genitori che riprendevano i figli da scuola e avevano parcheggiato la macchina per pochi istanti".

Insomma, per il nostro esteta della multa prima di elevare una contravvenzione bisogna ascoltare la scusa propinata dall'automobilista, se questa è sufficientemente credibile è opportuno desistere.
Poi il sig. Fabio è di manica larga: non serve scomodare la nonna in ospedale o il gas lasciato aperto, anche un evento straordinario e totalmente imprevedibile come accompagnare o andare a prendere i figli a scuola da settembre a giugno basta e avanza.

Avanti o popolo delle Libertà...



domenica 30 marzo 2008

Delicatessen

"Nulla di nuovo sotto il sole. Prosegue la politica dei divieti, che e' l'unica che l'assessore Zamboni conosce bene". La stretta sulla sosta selvaggia annunciata oggi dall'assessore comunale alla Mobilita', Maurizio Zamboni, che non risparmiera' nemmeno i furgoni che ogni giorni riforniscono i negozi, incassa l'ennesima sonora bocciatura di Ascom. "Prima di colpire in maniera cosi' categorica e tassativa la sosta in seconda fila- esordisce il direttore generale dell'associazione di Strada Maggiore, Giancarlo Tonelli- il Comune farebbe bene a intervenire sulla cronica mancanza in centro e in periferia di posti per parcheggiare e di piazzole per il carico-scarico merci".

Ma sì, il problema è sempre un altro. Per legittimare un abuso tollerato, la piccola frode, il privilegio peloso, la politica dell'occhio chiuso (e l'altro quasi) l'Ascom è maestra.
"Son buoni solo a far le multe"
"Eh si signora mia, multano chi sosta in doppia fila e quelli che vanno a rubare non li prendono mai..."
E via di luoghi comuni: invece per Ascom e compagnia fare i propri porci comodi parcheggiando in seconda o terza fila per andarsi a prendere il caffè, quello va bene, è un diritto sacrosanto...

sabato 29 marzo 2008

Incazzati Neri

Col Piacenza il glorioso Bologna f.c. 1909 ha collezionato tre gol buoni annullati da un guardalinee strabico, mentre oggi ad Ascoli ha ingoiato due espulsioni e un gol subito a recupero scaduto.
Per essere una squadra aiutata dagli arbitri non c'è male, con buona pace di quelli che : "il Palazzo (?) vuole il Bologna in A".
In realtà al cosiddetto Palazzo del Bologna non gliene può fregar di meno, come ampliamente dimostrano i fatti del passato.

p.s.
Complimenti ai giornalisti sportivi bolognesi: a forza di dire che Ascoli porta sfiga la profezia si è avverata. Tafazziani...

giovedì 27 marzo 2008

La Cordata per Alitalia

Finalmente svelato il mistero della fantomatica cordata che secondo il Cavaliere dovrebbe rilevare Alitalia.
Si tratta del cast di "Lost", il celebre serial tv: nelle intenzioni dei produttori si vorrebbe trasformare la famosa serie fantasy in un reality.
Non ci credete? Perchè quelle di Banca Intesa, di Mediobanca,di Benetton o di Eni facevano meno ridere?

Me-Ne-Frego!

Il Prima...
L'aveva promesso: "Faro' un comizio in piazza Verdi"
a Bologna. E domani, Filippo Berselli, senatore e coordinatore regionale di An, provera' a tener fede alla parola data. Annuncia infatti che, a bordo di un "Suv", una Land Rover rossa, arrivera' nella piazza simbolo del degrado bolognese e li' terra' un comizio elettorale. Un "comizio volante", precisa.
Piazza Verdi, in effetti, non e' nell'elenco delle piazze
in cui possono essere autorizzati comizi in vista del voto del 13 e 14 aprile. Berselli lo sa bene e, infatti, rivela: "L'ho chiesta, non mi hanno dato il permesso. Ma io ci vado lo stesso, nessuno mi puo' fermare. Non posso credere che in quella piazza possano starci solo i balordi e non i normali cittadini".

Il Dopo...
Il senatore Filippo Berselli mantiene la promessa e si presenta in piazza Verdi per il suo comizio volante. Ad attenderlo, pero', trova un banchetto elettorale della Sinistra Arcobaleno e relativo lancio di uova.

giovedì 20 marzo 2008

la Sbiscia, il "caso Barnard" e le polpette avvelenate

Per colpire una trasmissione fastidiosa come Report è necessario colpire al cuore.Il cuore è la credibilità e l’immagine della conduttrice: Milena Gabanelli.
Da tempo ci aspettavamo che arrivasse la polpetta avvelenata e - infatti - è puntualmente arrivata. Non da un avvocato di Big Pharma, ovviamente, sarebbe assai scontato. La polpetta per essere assaggiata e digerita dai boccaloni e dagli acefali, ma soprattutto dai “devoti” delle giuste cause, ha bisogno di alcuni elementi base.
Ad accusare la Gabanelli di essere un personaggio spregevole è infatti un ex collega free lance, conosciuto e stimato come giornalista indipendente.
Il giornalista si presenta in una lettera come vittima di un complotto (l’eroe tragico) che nonostante lo strapotere resiste alle forze del male. Mette anche le mani avanti: “Verrò travolto dalle vostre querele, a tutela del vostro ‘buon nome’, ma ho deciso di mettermele alle spalle. Io prendo posizione di fronte a questa censura con cui lei Gabanelli è in palese collusione, e il mio coraggio è comunque una piccola cosa, perché c’è chi ha preso posizione di fronte a una camera di tortura in Cile o di fronte a un Merkava in Palestina. Il vero coraggio è loro, non mio. Né lei né la RAI mi zittirete mai (P.Barnard).
Paolo Barnard sta costruendo da diversi mesi questa campagna di delegittimazione utilizzando al meglio la rete, con un’invidiabile strategia di marketing virale: spedisce diligentemente le sue invettive a tutti i blog e siti d’informazione, si fa intervistare dalle web tv, pubblica e ripubblica le mail di solidarietà che gli arrivano. E la panna monta.
In realtà, se ci si pensa bene, l’unica verità che viene presentata come incontestabile è proprio quella di Barnard, cavaliere solitario, vittima sacrificale dello spietato sistema delle multinazionali, della Rai e - soprattutto - della cinica indifferenza della Gabanelli. L’inchiesta, la causa, il contesto: tutto rimane sullo sfondo.
Per formulare un giudizio non vengono comunicati su questa vicenda elementi essenziali:
1) Per quale motivo l’informatore farmaceutico si ritiene danneggiato?
2) Com’è finita la causa? Il tribunale ha condannato Barnard? E se si, con quale motivazione? pura cattiveria al soldo delle (sempre cattivissime) multinazionali del farmaco?
3) A quanto ammonta la richiesta di risarcimento?
4) La Rai e la Gabanelli hanno utilizzato la manleva e si sono poi rivalsi su Barnard oppure no?
Sono informazioni che non è dato avere da Barnard, troppo impegnato a diffondere la sua campagna, peraltro immediatamente ripresa da “il Giornale” con uno sferzante articolo di Filippo Facci.
La rete si dimostra ancora una volta strumento acefalo, certamente ingovernabile ma sicuramente indirizzabile, pronta solo a dividersi tra i probarnardiani (tanti) e i progabanelliani (pochissimi). In conclusione, crediamo che alcuni problemi sollevati dal “caso Barnard” siano autentici: le cause civili, infatti, possono essere un elemento di condizionamento forte per i giornalisti (a proposito: la Gabanelli ne ha in corso circa trenta…). Questa vicenda ci sembra però fortemente inquinata dall’evidente risentimento personale di Barnard nei confronti di Gabanelli e quindi, di fatto, ridotta a una pura e semplice campagna di delegittimazione professionale.
p.s.
Consigliamo a Barnard di scrivere un nuovo libro "Perchè la Odio"...

Pagliaccio

Per il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini la proposta avanzata dal leader del Pd Walter Veltroni di istituire una commissione d'inchiesta per gli episodi della caserma di Bolzaneto al G8 di Genova è "scandalosa". Dalla conferenza stampa di Verona, prima tappa del giro veneto del leader dell'Udc, Casini ha sottolineato: "Difendo la polizia e le Forze dell'ordine, l'idea che la politica faccia una commissione d'inchiesta contro di loro è scandalosa. Se a Bolzaneto - ha proseguito - ci sono stati episodi squallidi o violazioni della legalità è giusto che la magistratura lo accerti senza remore. E' giusto che i poliziotti che hanno sbagliato paghino pesantemente ma che una commissione d'inchiesta delegittimi le forze dell'ordine è uno scandalo internazionale ed è un'idea della sinistra vecchia come il cucco che si rinnova nel marketing pubblicitario ma è preda dei soliti pregiudizi verso lo Stato".
Insomma: per il nostro pagliaccio non è tanto grave che una caserma di polizia si sia trasformata in una sorta di macelleria cilena, sancendo una sospensione della regole democratiche e dei diritti costituzionali; il poveruomo è preoccupato che una commissione parlamentare d'inchiesta "delegittimi" le forze dell'ordine.
Se questi sono i moderati meglio tenersi er pecora...

domenica 16 marzo 2008

Beati Gli Ultimi

Rubrica ispirata da San Paolo e dedicata agli ultimi della lista

Nella lista dell'Unione di Centro per la Camera, dopo Pingani Luca e Bartolacelli Claudio, troviamo - felice 44° - il sig. Adriano Krajewski.
Da una veloce inchiesta in rete scopriamo essere un ricercatore del CNR che si occupa di materiali ceramici: Studio della correlazione tra le proprietà chimico-fisiche e la microstruttura di materiali ceramici, compositi e vetrosi. Sviluppo di materiali con superiori proprietà chimico-fisiche, in particolare per applicazioni biomedicali, rivestimenti vetrosi e ceramici, studio prototipale di dispositivi, caratterizzazioni chimico-fisiche. Produzione e caratterizzazione di materiali a base ossidica (Al2O3, ZrO2), di altri ossidi (fosfati di calcio) e vetri.
Nato a Forlì il 26 marzo 1947, socio del Lions club da oltre vent'anni, cislino, ha un curriculum alto un metro con un sacco di titoli scientifici e pubblicazioni. Notizie complete del Dr Adriano le potete trovare qui: http://irtec1.irtec.bo.cnr.it/staff/krajewski.htm


venerdì 14 marzo 2008

Gastrodeliri

Dai cazzi di cioccolato all'inesauribile guerra della tagliatella contro il VAG 61.
L'assessora Santandrea non finisce di stupirci: per lei il burlesque non è un hobby, è una professione. E stavolta a farne le spese è il Vag, il centro sociale monteventiano un po' vintage che sta fuori porta san donato.
Dopo aver ammonito il locale autogestito a munirsi di regolari registratori di cassa adesso manda multe da quattromila euro per mancanza di autorizzazione nella somministrazione alimenti.
Naturalmente il Vag spara ad alzo zero e grida al complotto cofferatiano contro la libera aggregazione.
Forse è così, ma a noi piace pensare che la Santandrea, più che un'idiosincrasia politica, abbia turbe erotico-gastronomiche.
Così come la turbava il cazzo di cioccolata in mostra, forse si ammagina che al Vag avvengano orge dionisiache, con gli avventori che nudi si accoppiano spalmandosi il ragù...
Purtroppo la realtà è molto più grigia cara Assessora: al Vag fanno proprio la cena sociale (solo quella!). Al massimo il mercatino biologico una volta la settimana...

martedì 11 marzo 2008

Beati Gli Ultimi

Rubrica ispirata da San Paolo e dedicata agli ultimi della lista

Tra i candidati alla Camera per il PD al terzultimo posto troviamo Raymond Dassi, giornalista e Presidente del forum degli immigrati, segue Palma Costi, già nota per aver corso all'elezione da segretaria regionale e infine, ultimo e solo, tal Carmine Casella.
Chi è costui? Il mistero ce lo svela il sito dell Sinistra Giovanile di Bologna: "Nella serata di venerdì 31 maggio 2007 si è tenuta l'assemblea congressuale della Sinistra Giovanile. Con 81 voti favorevoli e due astenuti Carmine Casella è stato eletto nuovo segretario della Sinistra Giovanile di Bologna. Casella succede a Francesco Critelli, in carica dal luglio 2006, ora responsabile dell'Organizzazione della Federazione. Nato nel 1981, originario della Provincia di Potenza, Casella ha dichiarato: "La Sinistra Giovanile di Bologna, con questa nuova segreteria, punta dritta verso il Partito Democratico e a cambiare i modi e i temi trattati in questi anni. Daremo alla SG una struttura orizzontale e non verticistica, cercando il dialogo con tutte le realtà associative, culturali e politiche anche di altri partiti. L'obiettivo è arricchire il nostro bagaglio culturale e quello dei nostri interlocutori per convogliare tutte le forze verso la costruzione del PD".
Intanto come primo obiettivo il buon Carmine ha portato a casa un posto in lista, sai mai in futuro...
(Nella foto non c'è il Carmine ma Raymond perchè ci sta più simpatico)

domenica 9 marzo 2008

Servire il Popolo

"Se si creerà un movimento di persone che vogliono impegnarsi nella vita della città io sarò con queste persone da uomo che rifugge vecchi e logori schemi di un certo tipo di politica. Ci sarò da persona libera e da dilettante della politica".
Guazza dixit.
Traduzione dall'enfatico: "Nel centrodestra senza di me non vanno da nessuna parte. Dopo il 13 aprile vediamo come si mette. Se Cofferati resta è pure meglio... insomma: Si Può Fare."

venerdì 7 marzo 2008

Azione SacroSanta

Una cinquantina di attivisti del Tpo, soprattutto donne, ha manifestato oggi pomeriggio davanti alla farmacia Sant'Antonio di via Massarenti a Bologna perche' li' non si vende la pillola del giorno dopo.
Le attiviste, annunciano fin da ora un presidio per domani pomeriggio, in piazza XX Settembre dalle 15: sara' questo il loro modo di festeggiare l'8 marzo, Festa delle donne. Durante l'azione di oggi pomeriggio invece, si legge nella nota del Tpo, e' stata lanciata "una campagna di boicottaggio contro tutte le farmacie che non vendono la pillola del giorno dopo". E' una pratica "che ancora una volta nega alle donne la possibilita' di decidere in piena autonomia del proprio corpo e della propria vita". Eppure sono tanti, afferma il centro sociale, "i farmacisti in Italia che con subdoli e falsi pretesti si rifiutano di vendere la pillola del giorno dopo appellandosi al diritto di esercitare l'obiezione di coscienza". Cosi' facendo "violano un obbligo professionale senza alcuna legittimita' a farlo"

lunedì 3 marzo 2008

Bella Gente

Di solito i moderati frequentano gente piccolo/medio borghese, magari noiosa, ma (almeno apparentemente) "perbene".
I moderati di casa nostra invece sono molto più creativi: prendiamo l'amico Pier, per lui Totò Cuffaro e suoi voti paramafiosi non sono assolutamente un imbarazzo, anzi, averne...
E in periodo di campagna elettorale in solitaria non si butta via niente, neanche Lucky Luciano: il Pierferdy - supertifoso rossoblù - lo abbraccia appassionatamente il Moggi, l'uomo al quale il Bologna fc deve la retrocessione (e Gazzoni il fallimento).
Con quel suo modino perbenino l'abate Pier ci frega tutti, sembra delicato ma ha uno stomaco de fero che digerisce di tutto, anche un camion di letame...

Falce e Manganello

Maltrattata e umiliata. Ma ha resistito anche se malata. Poi, quando è stata aggredita fisicamente, ha deciso di reagire e ha denunciato la violenza alla polizia. Protagonista di questa storia una cassiera peruviana del supermercato Esselunga che tra le lacrime ha raccontato l'aggressione di cui è stata vittima nel locale spogliatoio del negozio di viale Papiniano, a Milano, da parte di una persona non ancora identificata.

I sindacati confederali di categoria hanno proclamato lo sciopero per tutta la giornata e hanno attuato un presidio di solidarietà che ha visto la partecipazione oltre che dei lavoratori anche di clienti (400 persone, secondo gli organizzatori). Ma il motivo della protesta ha origine anche nel fatto che si tratta della stessa dipendente che aveva denunciato di essersi urinata addosso perché non le era stato data la possibilità di andare in bagno e nemmeno di potersi cambiare fino alla fine del turno.

Giovedì scorso il fatto più grave: dopo le 16.30 la cassiera scende le scale per cambiarsi e uno sconosciuto le copre gli occhi con una banda, le blocca le mani, le infila in bocca un panno e le sbatte la testa contro i muri del bagno. Poi urlandole "piscia" e altre minacce preme il tasto dello sciacquone. Lei sviene e viene aiutata dal direttore ("all'inizio ho avuto la sensazione che credesse mi fossi fatta male da sola") che la accompagna in ospedale: per ora le sono stati dati 10 giorni (tecnicamente per infortunio visto che l'episodio si è verificato sul lavoro). La lavoratrice ha sporto denuncia alla polizia: "Voglio sapere chi è stato a picchiarmi e perché". E soprattutto riferendosi alla sua denuncia di mobbing dice "di voler lottare ora perché nessuno sia sottoposto alle stesse umiliazioni che ho subito io".


Di questa storia ne ha parlato con grande enfasi solo "Popolare Network", sui giornali "nazionali" poche righe nelle pagine interne... e amen.

A Bologna non mancano mai sui giornali le letterine di protesta sulle coop, ma delle porcate dell'Esselunga di Caprotti non si indigna mai nessuno? Evitate almeno di farci la spesa...