giovedì 15 maggio 2008

giovedì 8 maggio 2008

Momenti Perdibili

Gia' dalle 9,30 i Giardini Margherita sono popolatissimi. Si gioca a basket, si prende il sole, si suona la chitarra. Comincia cosi' a Bologna, come in altre 10 citta' italiane, Studay 08, la giornata dell'arte e della creativita' giovanile. Insomma gli studenti sono tanti.
Entusiasti di un mercoledi' mattina al sole anziche' sui banchi di scuola, ma decisamente
meno entusiasti del dibattito in programma per l'intera mattinata.Sul palco, allestito nel campetto da basket, ospiti illustri tra cui Andrea Mingardi, in veste di conduttore, Fabrizio Binacchi (giornalista Raitre) e molti altri: Aldo Balzanelli, Francesco "Bifo" Berardi, Stefano Bonaga, Maurizio Cevenini. Tutti pronti per cominciare. Peccato che gli studenti, che dovevano finalmente avere occasione di fare sentire la loro voce e affrontare i loro problemi, non avessero nessuna intenzione di farlo e si sparpagliassero in ogni angolo dei giardini...
Domanda: potete dargli torto?

lunedì 5 maggio 2008

Rieducational Channel

«Quel gruppo neonazista va preso, messo in galera e rieducato, non ci può essere nessun tipo di solidarietà». Però, rispetto a questo episodio, sono «molto più gravi» le contestazioni dei giorni scorsi della sinistra radicale contro la Fiera del libro di Torino (durante le quali sono state bruciate alcune bandiere israeliane, ndr). Lo ha dichiarato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante le registrazioni di "Porta a Porta".
«Sono giovani che non stanno bene, che non hanno equilibrio - aggiunge Schifani, sempre durante la registrazione della puntata di "Porta a porta" -. Giovani che chiedono di essere rieducati. È come se ci fosse un pezzo della gioventù italiana che non riesce a trovare un suo percorso e la severità della pena va coniugata con la funzione rieducativa».

Sarebbe bello se i presidenti di Camera e Senato fossero persone perbene. Purtroppo non lo sono, a tal punto da voler coprire un trucido omicidio sotto la patina della strumentalizzazione politica: "è più grave questo che quest'altro", e comunque i nazi veronesi vanno "rieducati". Fini è talmente spregiudicato da affermare che per gli assassini del povero Tommasoli «non ci può essere nessun tipo di solidarietà». Domanda: perchè questi criminali dovrebbero ricevere una qualche solidarietà? Da chi? E perchè? Forse perchè quella feccia veronese è comunque gente "Sua"?
In ogni caso due pesi e due misure: per i criminali rom pena di morte, per i naziragaz di buona famiglia la rieducazione.
Bene, preparate il corso, e magari mandateci pure Fini e Schifani così fanno un po' di ripetizioni..

martedì 29 aprile 2008

Fenomeni paranormali

Uolter! un fenomeno...
In meno di sei mesi ha annichilito tutti: ha perso le elezioni, fatto scomparire la sinistra, consegnato Roma agli alemanni.
Urge una riflessione... (è la frase più citata in casa piddi).
Intanto alcuni anziani militanti ibernati da Togliatti nel '56 sono stati scongelati e messi a presidiare le sedi del partito: capace che se resta in carica altri due mesi Uolter fa sparire pure quelle...

sabato 26 aprile 2008

Achtung! Banditi!

"Bene ha fatto il senatore Dell'Utri a riproporre la necessita' di una revisione in sede storica della vicenda resistenziale che e' stata strumentalizzata negli ultimi sessant'anni per nascondere le pagine oscure del partito comunista e legittimarlo politicamente". A sostenerlo il parlamentare azzurro fabio Garagnani, candidato per il Pdl in Emilia Romagna, che si augura che "nelle scuole di ogni ordine e grado, si abbia il coraggio di attuare una revisione storica della Resistenza che non sia negazione dei misfatti del nazismo ma ristabilimento definitivo della realta' storica, a cominciare dall'influenza decisiva delle truppe angloamericane, dalla presenza attiva e costante della Chiesa cattolica che diede aiuto e rifugio ai perseguitati di tutte le fedi politiche ed esercito' un ruolo essenziale di pacificazione".
"Fatti sui quali - chiosa Garagnani - la storiografia ufficiale ha preferito glissare con colpevole dimenticanza". "Occorre inoltre riflettere - sottolinea - sul ruolo e sulle motivazioni di parte dei partigiani comunisti combatterono nella loro maggioranza il nazifascismo non certo per instaurare la liberta' ma un regime come quello comunista analogo a quello fascista, per cui non ha senso parlare senza approfondire di un concetto come 'Repubblica nata dalla Resistenza'"


Ci capita spesso di commentare parole in libertà di nostri concittadini, e molto spesso fanno più tristezza che spavento.
L'ignobile invettiva di garagnani segna una sua diversità: Resistenza=omicidi di massa.
Noi sappiamo bene dove si colloca garagnani ora, ma possiamo anche immaginare dove sarebbe stato sessant'anni fa, su quale parte della barricata, con quale divisa, con quali insegne e sogni.
E noi dall'altra parte. Caro fabio, stai tranquillo, ci troverai sempre lì a combattere tutti i garagnani del mondo...

domenica 20 aprile 2008

Scusi dov'è il Nord?

Cofferati lancia il "PD del Nord".
Cacciari - ovviamente - l'ha inventato lui quindici anni fa e figurati se adesso lo lascia fare al primo cofferazzi che passa. Veltroni dice che è un'ottima idea ma anche che potrebbe essere una stronzata.
Per Prodi è una stronzata, visto che il Pd è regionalista e federalista e la padania non esiste nelle carte geografiche.
Morale: essendo ormai la sinistra tutta al ground zero in quanto a progettualità, capacità di analisi e di sintesi, ecco che il "contenitore" viene sempre anteposto al "contenuto". La forma partito viene prima di qualsiasi altra considerazione, al punto che non avendo un'idea che è una, basta semplicemente copiare quelle degli altri.
E' stato così per il PD: ha avuto l'indubbio merito di indurre una semplificazione che ha cancellato diverse formazioni identitarie e parassitarie, ma oltre all'idea di aggregazione c'è ben poco in termini di progetto e d'innovazione.
E' un grande aggregato in cui tutti possono travare un posto o uno strapuntino, modellato in plastilina: duttile ma ancora informe.
L'idea cofferatiana rispecchia il personaggio: gran fiuto per il posizionamento, la "mossa", assai poca predisposizione alla sostanza.
Mentre in veneto i sindaci alla tosi o gentilini sono onnipresenti e disponibili per guadagnare e consolidare consensi, in emilia il mandarinato DS sta in federazione a contare i voti e occuparsi delle proprie beghe: da noi perfino un presidente di quartiere se la tira e per incontrare un assessore fai una una trafila manco fosse il Papa.
Il successo del leghismo consiste in un fatto semplice ma ormai estraneo alle culture politiche contemporanee: ci credono. Sono anni che la sinistra stenta a radicarsi nel territorio, ma cosa glielo impedisce santiddio? Si diventa leghisti per coinvolgimento, curando il proprio microterritorio, agitprop cellulare di interessi di base, spesso reazionari, ma capillarmente diffusi.
Per passione, non necessariamente per interesse.
E dire che il mandarinato PD potrebbe cavarsela con poco: vadano in autobus un paio d'ore al giorno e apprenderanno cose incredibili, altro che PD del Nord.

p.s.
Se proprio proprio si potesse vorremmo poter diventare una provincia autonoma, però aggregata alla Spagna, come Barcellona..

venerdì 18 aprile 2008

Mai Domi

Roma, 18 aprile 2008
"Torno a Bologna a fare quello che mi proponevo di fare prima di candidarmi a Roma
: il candidato sindaco nella mia città". Lo ha detto Franco Grillini (PS) intervistato a Radio Radio. "nella mia città i 190.000 elettori li conosco uno ad uno, una condizione molto diversa da quella di Roma".

E' con un certo dispiacere che osserviamo ormai da giorni il simpatico Franco diventare lo zimbello dei media, prestandosi ormai ad ogni sorta di cialtronata.
Solo l'altroieri blaterava sul suo zerovirgola dicendo di essere l'ago delle bilancia delle comunali di Roma..
Poveretto, ma che bisogno c'era?

p.s.
Franco, gli elettori di Bologna sono circa trecentomila, già che ci sei esci a cena pure con gli altri..

mercoledì 16 aprile 2008

Sinistra Tramontante

Il tema dominante del dopo voto è la scomparsa parlamentare della sinistra arcobaleno, questione che infiamma più della sconfitta del PD.
I militanti in lacrime meritano rispetto, più duri bisogna essere invece con i dirigenti di quei partiti, molti dei quali (quasi tutti) non lasceranno certo un vuoto incolmabile.
Tra i fatti più ipocriti e singolari segnaliamo nell'ordine:
1) Lamentarsi che l'Italia sia l'unico paese senza più un partito socialista o comunista (se non li votano cosa bisogna fare, metterli su per legge?).
2) Dare la colpa nell'ordine: a Uolter e al pd, ai proletari che votano lega "che poi se lo meritano allora berlusconi", al governo Prodi, a Bertinotti (che magari qualche colpa ce l'ha ma almeno ci ha messo la faccia).
3) I giornalisti del Manifesto che prima si astengono e poi commentano attoniti la scomparsa della sinistra (se non la votate neanche voi figuriamoci gli altri).
4) I dirigenti che affermano "adesso bisogna aprire una riflessione seria" ma che la riflessione seria non la fanno mai prima e neanche durante. Magari eviterebbero di fare molte cazzate..
5) Andare a elezioni difficili come queste proponendo come unica parola d'ordine la sopravvivenza della sinistra.
6) Il settarismo, il massimalismo ottuso, l'ipocrisia, e soprattutto il vostro eterno infantilismo politico troppo spesso scontato e irresponsabile.
Infine, cari compagni, proprio perchè ci siamo molto amati quando la sinistra era più giovane e bella, e poichè tra voi (anche se adesso non siamo granchè) alla fin fine ci son pur sempre dei generosi, con dolcezza in verità vi dico che se si prende una tranvata di tal fatta senza aver la minima percezione di quello che sta accadendo significa che ormai siete completamente sradicati da quella società reale che tanto descrivete e giudicate, ma che poi così poco frequentate..

martedì 15 aprile 2008

Onore, o miei prodi..

L'hanno trattato peggio di un cane: "il peggior Governo del dopoguerra" lo definiva la destra. E fin qui, passi.
Ma i suoi? Tutti a dargli addosso, a menifestargli contro, a fare il distinguo, a cercar la "visibilità" (de che?), insomma, a rompere i coglioni.
Lo stesso Uolter l'ha tenuto nascosto, manco fosse il parente scemo di cui vergognarsi..
A conti fatti Romano Prodi è il solo candidato premier ad aver vinto per ben due volte il confronto con Berlusconi, ad aver portato il centrosinistra e la sinistra radicale al governo del paese, ad aver avviato un processo di risanamento del paese.
Il tutto fatto lottando più contro i suoi che contro gli avversari. E manco un grazie...

Invece gli altri, i professori della politica, gli strateghi, a cominciare dal gioioso Occhetto, proseguendo per Rutelli e concludendo con Uolter (e la sinistra tramontante) cos'hanno raccolto? Botte da orbi.

Elezioni 2008

Pare non sia andata proprio benissimo..


p.s.
Ai nostri sondaggisti è sfuggita come sempre una milionata di voti in più o in meno... cose che capitano.

venerdì 11 aprile 2008

Sbiscia Sondaggio

Ci siamo quasi.
A poche ore dal voto impazza il sondaggio segreto, passato di bocca in bocca dall'amico che la sa lunga.
Si va dal cognato di Pagnoncelli all'immancabile conoscente del loft, o dell'entourage, del candidato leader di turno.
Anche noi della Sbiscia abbiamo dunque materiale per voi, prendete nota...
Dal cognato di pagnoncelli un paio di giorni fa arrivava un sondaggio che dava al PD un distacco dal Pdl di 4/5 punti alla Camera. Molto più complessa la situazione al Senato, col Cavaliere in chiara difficoltà in 5 regioni incerte: Calabria e Sardegna (in vantaggio la pdl); abruzzo, Lazio e Liguria (vantaggio PD).
Oggi dalla periferia del loft notizie ancora più succose, ancorchè di parte: media del distacco alla Camera scivolato a 2/4 punti (a seconda dei sondaggisti) e Cavaliere che ormai potrebbe dire ciao alla maggioranza in Senato.
Sarà vero? Ai posteri l'ardua sentenza....

mercoledì 9 aprile 2008

Valium

Sono ormai diverse settimane che il nostro Sindaco se ne sta buono buono: non maltratta nessuno, non esterna, manco si prende la briga di svillaneggiare il Guazza.
Abulico, svogliato e assente non si prende neanche più il gusto della periodica bastonata in testa a Monteventi. Anche nella polemica con Cazzola ha tenuto un tono basso, lasciando di fatto l'invettiva in bocca al buon Alfredo.
Sarà mica che Raffaella Rocca gli mette il bromuro nel caffelatte? In compenso ci delizia con le sue vicende familiari: il battesimo con tanto di corte vip.
Ma il capolavoro Cofferati lo ha fatto trasformando una sua vicenda privata, la paternità, in un evento pubblico. Di più: così come nelle monarchie assolute il "corpo" del sovrano diventava di fatto l'incarnazione dello Stato, a Bologna ormai si pende dalle labbra di Sergio e dal pannolino di Edoardo.
Deciderà a giugno - dice - se vivere a Bologna o a Genova. Dipende da suo Figlio, dice. Forse dipende di più dalla sua signora. ma tant'è. La domanda è un'altra: perchè in una città laica e civile nessuno ha il coraggio di dire al Sindaco: "senta Cofferati, lei Bologna non l'ha sposata, vi è solo stato eletto. Con rispetto, ma con fermezza, le ricordiamo che la paternità riguarda molti di noi senza per questo diventare un affare di Stato, pertanto della sua, ci scusi, ci interessa il giusto. Se intende fare il padre lo faccia pure, lo può fare da Sindaco o da pensionato, a Genova o a Bologna, affari suoi.
Ci dica invece - doverosamente - e senza tante manfrine, se intende riproporsi alla guida della città, con quale progetto, con quali alleati, con quale giunta."
Ci vuol poco. Eppure gli scriba locali, proni, tutto ci raccontano della vita di corte ma domande vere non ne fanno.
"Divanisti" amano definirsi fra loro, ma sono indulgenti con sé stessi, poichè l'oggetto d'arredamendo che più gli assomiglia è lo stuoino.

martedì 8 aprile 2008

La Real Famiglia

Leggiamo (sconcertati) le cronache del battesimo del giovine Cofferati, a cui gli scriba locali, orfani di re e regine, dedicano appassionate aperture:
"Stefanini, la Ferilli e il vertice Pd al battesimo di Edoardo Cofferati.

Ha pianto, come tutti i bambini, però ha resistito a lungo e infine si è addormentato in braccio al padre. Edoardo, il bimbo di Sergio Cofferati e Raffaella Rocca, è stato battezzato nella chiesa parrocchiale dei santi Giuseppe e Ignazio, in via Castiglione, con una cerimonia concelebrata dal parroco, monsignor Marsigli, e da don Mario Galli, amico di famiglia, cappellano della Sampdoria, giunto da Genova assieme ai nonni e allo zio del bimbo..." (La Repubblica Bologna)
Che dire? Aspettiamo impazienti la cerimonia del giubileo tra sir Sergio e madama Raffaella,

domenica 6 aprile 2008

Paracul Park

Il decreto Bersani doveva liberalizzare anche il servizio Taxi, ma in Italia le corporazioni sono dure a morire.
Emblematico il caso di Bologna: a fronte di un pugno di licenze in più i tassinari locali portano a casa un aumento dell'8% delle tariffe (le più esose d'europa...). Non paghi, rimettono in discussione anche le piccole "concessioni" che avevano fatto, rimangiandosi la parola sul cosiddetto "taxi rosa": la tariffa agevolata per le donne in orario notturno.
Si potrà ottenere solo presentando l'apposito coupon: figuriamoci quante donne gireranno la notte a piedi premunendosi però di aver già in tasca il prezioso tagliandino che da diritto alla sconto.
Il maggior risparmio - ha comunque anticipato Cosimo Quaranta, rappresentante dei taxi driver di Cna-Fita - sara' per le corse brevi e quelle piu' lunghe'', perche' e' stato ridotto da 3,15 a 3 euro il costo alla partenza.
Uno sconto di 15 centesimi di euro a fronte di aumenti medi dell'8% sulle corse, tariffa minima di 10 euro dall'areoporto e finanche un euro in più per il trasporto animali. Che bazza... bravo Zamboni, un bell'accordo a vantaggio della corporazione e la solita truffa per i cittadini, Bersani insomma è stato uno scherzo..

giovedì 3 aprile 2008

Un uomo che non sa gestire il suo corpo (ma vuol gestire il tuo)

Grandi polemiche sulla stampa nazionale e bolognese per la performance di ieri di ProGiuliano, contestato in piazza Maggiore dai collettivi femministi e dai centri sociali.
Sono volati pomodori, uova ma anche parole forti, come quelle di Mafai su Repubblica, per la quale ProGiuliano, con la sua campagna antiaborto, non mette in pericolo la democrazia, i contestatori coi lanci di pomodori, invece, sì. Tutti volteriani insomma. Noi no.
Il punto che sembra non interessare quasi a nessuno non è tanto la liceità o meno di libertà espressiva di ProGiuliano, dalla quale si intenderebbe commisurare il grado di democrazia del nostro disgraziato paese, quanto, semmai la natura e i fini dell'oratore sul pulpito.
E' forse ProGiuliano un non-violento oltranzista, seppur antiabortista? Ma quandomai!
ProGiuliano è un provocatore: ha decantato la bellezza e l'igiene della guerra preventiva in Iraq, bombe sui civili comprese.
Ha bollato come "assassini" il direttore e il vicedirettore dell'Unità, rei di essere "cattivi maestri" che lo esponevano a ipotetiche vendette brigatiste.
Se non bastasse, nella foga antiabortista ha chiesto che venisse scritto "l'aborto rende liberi" davanti agli ospedali, facendo il verso al triste e micidiale motto apposto all'ingresso del lager di Auschwitz Birkenau.
ProGiuliano insomma è un violento. E la violenza genera violenza, tant'è che il più felice per gli eventi di ieri è proprio lui: il marinettiano e futurista ProGiuliano ratatam Zang Tumb Tumb
E allora, ha senso parlare di democrazia in pericolo sulla base di questo volterianesimo d'accatto?
Provocazione per provocazione: è più democratica la Bologna che non faceva parlare Almirante, ma sulla base di un grande patto sociale e di uno slancio utopico realizzava i nidi, i distretti socio-sanitari, i mezzi pubblici gratuiti, l'integrazione scolastica e dei sofferenti psichici (potremmo continuare)... oppure la città della finta partecipazione e - permetteteci - della finta solidarietà volteriana ProGiuliano?

lunedì 31 marzo 2008

Delicatessen 2

Al peggio non c'è fine.
Manco il tempo di lamentarsi dell'Ascom ed ecco spuntare tra le pieghe d'agenzia un lancio che riguarda il deputato forzista Garagnani sig. Fabio che presenta un esposto alla Procura di Bologna: "Troppa severita' da parte dei Vigili urbani, - argomenta il sig. Fabio - I fischietti bolognesi avrebbero fatto multe "senza curarsi delle motivate spiegazioni dei cittadini che si trovavano impossibilitati oggettivamente, in alcuni casi, a comportarsi diversamente per evidente ragioni di forza maggiore".
In particolare il Garagnani cita nel testo dell'esposto "i casi di genitori che riprendevano i figli da scuola e avevano parcheggiato la macchina per pochi istanti".

Insomma, per il nostro esteta della multa prima di elevare una contravvenzione bisogna ascoltare la scusa propinata dall'automobilista, se questa è sufficientemente credibile è opportuno desistere.
Poi il sig. Fabio è di manica larga: non serve scomodare la nonna in ospedale o il gas lasciato aperto, anche un evento straordinario e totalmente imprevedibile come accompagnare o andare a prendere i figli a scuola da settembre a giugno basta e avanza.

Avanti o popolo delle Libertà...



domenica 30 marzo 2008

Delicatessen

"Nulla di nuovo sotto il sole. Prosegue la politica dei divieti, che e' l'unica che l'assessore Zamboni conosce bene". La stretta sulla sosta selvaggia annunciata oggi dall'assessore comunale alla Mobilita', Maurizio Zamboni, che non risparmiera' nemmeno i furgoni che ogni giorni riforniscono i negozi, incassa l'ennesima sonora bocciatura di Ascom. "Prima di colpire in maniera cosi' categorica e tassativa la sosta in seconda fila- esordisce il direttore generale dell'associazione di Strada Maggiore, Giancarlo Tonelli- il Comune farebbe bene a intervenire sulla cronica mancanza in centro e in periferia di posti per parcheggiare e di piazzole per il carico-scarico merci".

Ma sì, il problema è sempre un altro. Per legittimare un abuso tollerato, la piccola frode, il privilegio peloso, la politica dell'occhio chiuso (e l'altro quasi) l'Ascom è maestra.
"Son buoni solo a far le multe"
"Eh si signora mia, multano chi sosta in doppia fila e quelli che vanno a rubare non li prendono mai..."
E via di luoghi comuni: invece per Ascom e compagnia fare i propri porci comodi parcheggiando in seconda o terza fila per andarsi a prendere il caffè, quello va bene, è un diritto sacrosanto...

sabato 29 marzo 2008

Incazzati Neri

Col Piacenza il glorioso Bologna f.c. 1909 ha collezionato tre gol buoni annullati da un guardalinee strabico, mentre oggi ad Ascoli ha ingoiato due espulsioni e un gol subito a recupero scaduto.
Per essere una squadra aiutata dagli arbitri non c'è male, con buona pace di quelli che : "il Palazzo (?) vuole il Bologna in A".
In realtà al cosiddetto Palazzo del Bologna non gliene può fregar di meno, come ampliamente dimostrano i fatti del passato.

p.s.
Complimenti ai giornalisti sportivi bolognesi: a forza di dire che Ascoli porta sfiga la profezia si è avverata. Tafazziani...

giovedì 27 marzo 2008

La Cordata per Alitalia

Finalmente svelato il mistero della fantomatica cordata che secondo il Cavaliere dovrebbe rilevare Alitalia.
Si tratta del cast di "Lost", il celebre serial tv: nelle intenzioni dei produttori si vorrebbe trasformare la famosa serie fantasy in un reality.
Non ci credete? Perchè quelle di Banca Intesa, di Mediobanca,di Benetton o di Eni facevano meno ridere?

Me-Ne-Frego!

Il Prima...
L'aveva promesso: "Faro' un comizio in piazza Verdi"
a Bologna. E domani, Filippo Berselli, senatore e coordinatore regionale di An, provera' a tener fede alla parola data. Annuncia infatti che, a bordo di un "Suv", una Land Rover rossa, arrivera' nella piazza simbolo del degrado bolognese e li' terra' un comizio elettorale. Un "comizio volante", precisa.
Piazza Verdi, in effetti, non e' nell'elenco delle piazze
in cui possono essere autorizzati comizi in vista del voto del 13 e 14 aprile. Berselli lo sa bene e, infatti, rivela: "L'ho chiesta, non mi hanno dato il permesso. Ma io ci vado lo stesso, nessuno mi puo' fermare. Non posso credere che in quella piazza possano starci solo i balordi e non i normali cittadini".

Il Dopo...
Il senatore Filippo Berselli mantiene la promessa e si presenta in piazza Verdi per il suo comizio volante. Ad attenderlo, pero', trova un banchetto elettorale della Sinistra Arcobaleno e relativo lancio di uova.

giovedì 20 marzo 2008

la Sbiscia, il "caso Barnard" e le polpette avvelenate

Per colpire una trasmissione fastidiosa come Report è necessario colpire al cuore.Il cuore è la credibilità e l’immagine della conduttrice: Milena Gabanelli.
Da tempo ci aspettavamo che arrivasse la polpetta avvelenata e - infatti - è puntualmente arrivata. Non da un avvocato di Big Pharma, ovviamente, sarebbe assai scontato. La polpetta per essere assaggiata e digerita dai boccaloni e dagli acefali, ma soprattutto dai “devoti” delle giuste cause, ha bisogno di alcuni elementi base.
Ad accusare la Gabanelli di essere un personaggio spregevole è infatti un ex collega free lance, conosciuto e stimato come giornalista indipendente.
Il giornalista si presenta in una lettera come vittima di un complotto (l’eroe tragico) che nonostante lo strapotere resiste alle forze del male. Mette anche le mani avanti: “Verrò travolto dalle vostre querele, a tutela del vostro ‘buon nome’, ma ho deciso di mettermele alle spalle. Io prendo posizione di fronte a questa censura con cui lei Gabanelli è in palese collusione, e il mio coraggio è comunque una piccola cosa, perché c’è chi ha preso posizione di fronte a una camera di tortura in Cile o di fronte a un Merkava in Palestina. Il vero coraggio è loro, non mio. Né lei né la RAI mi zittirete mai (P.Barnard).
Paolo Barnard sta costruendo da diversi mesi questa campagna di delegittimazione utilizzando al meglio la rete, con un’invidiabile strategia di marketing virale: spedisce diligentemente le sue invettive a tutti i blog e siti d’informazione, si fa intervistare dalle web tv, pubblica e ripubblica le mail di solidarietà che gli arrivano. E la panna monta.
In realtà, se ci si pensa bene, l’unica verità che viene presentata come incontestabile è proprio quella di Barnard, cavaliere solitario, vittima sacrificale dello spietato sistema delle multinazionali, della Rai e - soprattutto - della cinica indifferenza della Gabanelli. L’inchiesta, la causa, il contesto: tutto rimane sullo sfondo.
Per formulare un giudizio non vengono comunicati su questa vicenda elementi essenziali:
1) Per quale motivo l’informatore farmaceutico si ritiene danneggiato?
2) Com’è finita la causa? Il tribunale ha condannato Barnard? E se si, con quale motivazione? pura cattiveria al soldo delle (sempre cattivissime) multinazionali del farmaco?
3) A quanto ammonta la richiesta di risarcimento?
4) La Rai e la Gabanelli hanno utilizzato la manleva e si sono poi rivalsi su Barnard oppure no?
Sono informazioni che non è dato avere da Barnard, troppo impegnato a diffondere la sua campagna, peraltro immediatamente ripresa da “il Giornale” con uno sferzante articolo di Filippo Facci.
La rete si dimostra ancora una volta strumento acefalo, certamente ingovernabile ma sicuramente indirizzabile, pronta solo a dividersi tra i probarnardiani (tanti) e i progabanelliani (pochissimi). In conclusione, crediamo che alcuni problemi sollevati dal “caso Barnard” siano autentici: le cause civili, infatti, possono essere un elemento di condizionamento forte per i giornalisti (a proposito: la Gabanelli ne ha in corso circa trenta…). Questa vicenda ci sembra però fortemente inquinata dall’evidente risentimento personale di Barnard nei confronti di Gabanelli e quindi, di fatto, ridotta a una pura e semplice campagna di delegittimazione professionale.
p.s.
Consigliamo a Barnard di scrivere un nuovo libro "Perchè la Odio"...

Pagliaccio

Per il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini la proposta avanzata dal leader del Pd Walter Veltroni di istituire una commissione d'inchiesta per gli episodi della caserma di Bolzaneto al G8 di Genova è "scandalosa". Dalla conferenza stampa di Verona, prima tappa del giro veneto del leader dell'Udc, Casini ha sottolineato: "Difendo la polizia e le Forze dell'ordine, l'idea che la politica faccia una commissione d'inchiesta contro di loro è scandalosa. Se a Bolzaneto - ha proseguito - ci sono stati episodi squallidi o violazioni della legalità è giusto che la magistratura lo accerti senza remore. E' giusto che i poliziotti che hanno sbagliato paghino pesantemente ma che una commissione d'inchiesta delegittimi le forze dell'ordine è uno scandalo internazionale ed è un'idea della sinistra vecchia come il cucco che si rinnova nel marketing pubblicitario ma è preda dei soliti pregiudizi verso lo Stato".
Insomma: per il nostro pagliaccio non è tanto grave che una caserma di polizia si sia trasformata in una sorta di macelleria cilena, sancendo una sospensione della regole democratiche e dei diritti costituzionali; il poveruomo è preoccupato che una commissione parlamentare d'inchiesta "delegittimi" le forze dell'ordine.
Se questi sono i moderati meglio tenersi er pecora...

domenica 16 marzo 2008

Beati Gli Ultimi

Rubrica ispirata da San Paolo e dedicata agli ultimi della lista

Nella lista dell'Unione di Centro per la Camera, dopo Pingani Luca e Bartolacelli Claudio, troviamo - felice 44° - il sig. Adriano Krajewski.
Da una veloce inchiesta in rete scopriamo essere un ricercatore del CNR che si occupa di materiali ceramici: Studio della correlazione tra le proprietà chimico-fisiche e la microstruttura di materiali ceramici, compositi e vetrosi. Sviluppo di materiali con superiori proprietà chimico-fisiche, in particolare per applicazioni biomedicali, rivestimenti vetrosi e ceramici, studio prototipale di dispositivi, caratterizzazioni chimico-fisiche. Produzione e caratterizzazione di materiali a base ossidica (Al2O3, ZrO2), di altri ossidi (fosfati di calcio) e vetri.
Nato a Forlì il 26 marzo 1947, socio del Lions club da oltre vent'anni, cislino, ha un curriculum alto un metro con un sacco di titoli scientifici e pubblicazioni. Notizie complete del Dr Adriano le potete trovare qui: http://irtec1.irtec.bo.cnr.it/staff/krajewski.htm


venerdì 14 marzo 2008

Gastrodeliri

Dai cazzi di cioccolato all'inesauribile guerra della tagliatella contro il VAG 61.
L'assessora Santandrea non finisce di stupirci: per lei il burlesque non è un hobby, è una professione. E stavolta a farne le spese è il Vag, il centro sociale monteventiano un po' vintage che sta fuori porta san donato.
Dopo aver ammonito il locale autogestito a munirsi di regolari registratori di cassa adesso manda multe da quattromila euro per mancanza di autorizzazione nella somministrazione alimenti.
Naturalmente il Vag spara ad alzo zero e grida al complotto cofferatiano contro la libera aggregazione.
Forse è così, ma a noi piace pensare che la Santandrea, più che un'idiosincrasia politica, abbia turbe erotico-gastronomiche.
Così come la turbava il cazzo di cioccolata in mostra, forse si ammagina che al Vag avvengano orge dionisiache, con gli avventori che nudi si accoppiano spalmandosi il ragù...
Purtroppo la realtà è molto più grigia cara Assessora: al Vag fanno proprio la cena sociale (solo quella!). Al massimo il mercatino biologico una volta la settimana...

martedì 11 marzo 2008

Beati Gli Ultimi

Rubrica ispirata da San Paolo e dedicata agli ultimi della lista

Tra i candidati alla Camera per il PD al terzultimo posto troviamo Raymond Dassi, giornalista e Presidente del forum degli immigrati, segue Palma Costi, già nota per aver corso all'elezione da segretaria regionale e infine, ultimo e solo, tal Carmine Casella.
Chi è costui? Il mistero ce lo svela il sito dell Sinistra Giovanile di Bologna: "Nella serata di venerdì 31 maggio 2007 si è tenuta l'assemblea congressuale della Sinistra Giovanile. Con 81 voti favorevoli e due astenuti Carmine Casella è stato eletto nuovo segretario della Sinistra Giovanile di Bologna. Casella succede a Francesco Critelli, in carica dal luglio 2006, ora responsabile dell'Organizzazione della Federazione. Nato nel 1981, originario della Provincia di Potenza, Casella ha dichiarato: "La Sinistra Giovanile di Bologna, con questa nuova segreteria, punta dritta verso il Partito Democratico e a cambiare i modi e i temi trattati in questi anni. Daremo alla SG una struttura orizzontale e non verticistica, cercando il dialogo con tutte le realtà associative, culturali e politiche anche di altri partiti. L'obiettivo è arricchire il nostro bagaglio culturale e quello dei nostri interlocutori per convogliare tutte le forze verso la costruzione del PD".
Intanto come primo obiettivo il buon Carmine ha portato a casa un posto in lista, sai mai in futuro...
(Nella foto non c'è il Carmine ma Raymond perchè ci sta più simpatico)

domenica 9 marzo 2008

Servire il Popolo

"Se si creerà un movimento di persone che vogliono impegnarsi nella vita della città io sarò con queste persone da uomo che rifugge vecchi e logori schemi di un certo tipo di politica. Ci sarò da persona libera e da dilettante della politica".
Guazza dixit.
Traduzione dall'enfatico: "Nel centrodestra senza di me non vanno da nessuna parte. Dopo il 13 aprile vediamo come si mette. Se Cofferati resta è pure meglio... insomma: Si Può Fare."

venerdì 7 marzo 2008

Azione SacroSanta

Una cinquantina di attivisti del Tpo, soprattutto donne, ha manifestato oggi pomeriggio davanti alla farmacia Sant'Antonio di via Massarenti a Bologna perche' li' non si vende la pillola del giorno dopo.
Le attiviste, annunciano fin da ora un presidio per domani pomeriggio, in piazza XX Settembre dalle 15: sara' questo il loro modo di festeggiare l'8 marzo, Festa delle donne. Durante l'azione di oggi pomeriggio invece, si legge nella nota del Tpo, e' stata lanciata "una campagna di boicottaggio contro tutte le farmacie che non vendono la pillola del giorno dopo". E' una pratica "che ancora una volta nega alle donne la possibilita' di decidere in piena autonomia del proprio corpo e della propria vita". Eppure sono tanti, afferma il centro sociale, "i farmacisti in Italia che con subdoli e falsi pretesti si rifiutano di vendere la pillola del giorno dopo appellandosi al diritto di esercitare l'obiezione di coscienza". Cosi' facendo "violano un obbligo professionale senza alcuna legittimita' a farlo"

lunedì 3 marzo 2008

Bella Gente

Di solito i moderati frequentano gente piccolo/medio borghese, magari noiosa, ma (almeno apparentemente) "perbene".
I moderati di casa nostra invece sono molto più creativi: prendiamo l'amico Pier, per lui Totò Cuffaro e suoi voti paramafiosi non sono assolutamente un imbarazzo, anzi, averne...
E in periodo di campagna elettorale in solitaria non si butta via niente, neanche Lucky Luciano: il Pierferdy - supertifoso rossoblù - lo abbraccia appassionatamente il Moggi, l'uomo al quale il Bologna fc deve la retrocessione (e Gazzoni il fallimento).
Con quel suo modino perbenino l'abate Pier ci frega tutti, sembra delicato ma ha uno stomaco de fero che digerisce di tutto, anche un camion di letame...

Falce e Manganello

Maltrattata e umiliata. Ma ha resistito anche se malata. Poi, quando è stata aggredita fisicamente, ha deciso di reagire e ha denunciato la violenza alla polizia. Protagonista di questa storia una cassiera peruviana del supermercato Esselunga che tra le lacrime ha raccontato l'aggressione di cui è stata vittima nel locale spogliatoio del negozio di viale Papiniano, a Milano, da parte di una persona non ancora identificata.

I sindacati confederali di categoria hanno proclamato lo sciopero per tutta la giornata e hanno attuato un presidio di solidarietà che ha visto la partecipazione oltre che dei lavoratori anche di clienti (400 persone, secondo gli organizzatori). Ma il motivo della protesta ha origine anche nel fatto che si tratta della stessa dipendente che aveva denunciato di essersi urinata addosso perché non le era stato data la possibilità di andare in bagno e nemmeno di potersi cambiare fino alla fine del turno.

Giovedì scorso il fatto più grave: dopo le 16.30 la cassiera scende le scale per cambiarsi e uno sconosciuto le copre gli occhi con una banda, le blocca le mani, le infila in bocca un panno e le sbatte la testa contro i muri del bagno. Poi urlandole "piscia" e altre minacce preme il tasto dello sciacquone. Lei sviene e viene aiutata dal direttore ("all'inizio ho avuto la sensazione che credesse mi fossi fatta male da sola") che la accompagna in ospedale: per ora le sono stati dati 10 giorni (tecnicamente per infortunio visto che l'episodio si è verificato sul lavoro). La lavoratrice ha sporto denuncia alla polizia: "Voglio sapere chi è stato a picchiarmi e perché". E soprattutto riferendosi alla sua denuncia di mobbing dice "di voler lottare ora perché nessuno sia sottoposto alle stesse umiliazioni che ho subito io".


Di questa storia ne ha parlato con grande enfasi solo "Popolare Network", sui giornali "nazionali" poche righe nelle pagine interne... e amen.

A Bologna non mancano mai sui giornali le letterine di protesta sulle coop, ma delle porcate dell'Esselunga di Caprotti non si indigna mai nessuno? Evitate almeno di farci la spesa...




venerdì 29 febbraio 2008

Il rosso e il Nero

Lenta ma inesorabile procede la metamorfosi del "Bologna" e del gruppo e-polis, quotidiano dell'ex editore sardo Grauso diretto fino a pochi mesi fa dai comunistissimi fratelli Cipriani, poi passato dopo la crisi estiva nelle mani dell'editore Alberto Rigotti in tandem con Marcello Dell'Utri.
Raccontano i bene informati che il sig Dell'Utri, uomo silenzioso, pochi giorni fa ha fatto finta di litigare col suo socio, passando la mano:"Il senatore Marcello Dell'Utri ha lasciato tutti gli incarichi che ricopriva in e-Polis. Claudio Noziaglia e Carlo Momigliano assumono rispettivamente l'incaricato di presidente e amministratore delegato. Dell'Utri era consigliere di EPolis Spa e presidente di PubliEpolis, la concessionaria di pubblicità."
Ma come? Prima rilevano il gruppo e dopo solo cinque mesi Dell'Utri se ne va? Molto strano. A illuminarci è lo stesso Don Marcello che recentemente all'intervistatore che gli chiedeva se volesse fare un giornale di centrodestra affermava: "No, sarà un grande giornale popolare che non è di nessuna area, cioè è di tutte le aree. Perché un giornale del genere che vive di pubblicità e che deve essere diffuso in milioni di copie non può che essere ecumenico, cioè a tutto tondo. Da destra a sinistra, tutti possono e devono guardarlo, leggerlo senza riconoscere nessun colore".
Ma benedetto il Signore, si può far passare quest'idea di neutralità col fondatore dei circoli della libertà a presiedere concessionaria e cda?
Ora che ha fatto finta d'andar via possiam dire che sì: si-può-fare!

martedì 26 febbraio 2008

Re Giorgio

''Sono d'accordo su quasi tutte le cose dette da Fini ieri a Bologna. C'e' una cosa sola che ci divide: lui dice che mi stima e avra' i suoi buoni motivi, io invece non lo stimo e ho i miei buoni motivi''.
E' con queste parole che il buon Giorgio I, già sire di Bologna fino al 2004, ha mandato affanculo l'amico Gianfranco, suo illustre concittadino.
L'uscita ha colto di sorpresa il buon Berselli, cavaliere finiano: "Sfido pubblicamente Guazzaloca a chiarire perche' non ha stima di Fini. Diversamente ritiro la mia disponibilita' ad appoggiarlo" - e rincara - "Quella di Guazzaloca e' una presa di posizione "infamante" nei confronti di Fini. "Se fossimo stati in altri tempi, lo avrei sfidato a duello".
Ma visto che i tempi sono quelli che sono, finirà probabilmente a briscola e tresette...

lunedì 25 febbraio 2008

Primariette

Nel sondaggietto online autoprodotto dalla repubblichetta di Bologna spopola la rossa:
Silvia Bartolini 721 - 14.75%
Non male anche la sconosciutissima Virginia Gieri con 381 voti (7,79%), fanalino di coda la povera assessora Bottoni con lo 0,35%: si vede che il computer se lo porta su a Strasburgo Mauru Zanu e così la Paola può cliccarsi solo nei week-end...

Martiri d'oggi

"Non voglio dare numeri, ma non credo che siano tanti a fare i parlamentari per andare a guadagnare la metà di prima. Mi costa, ma lo faccio con serenità..."

Ma quanto prende CarCarlo Sangalli per accomodarsi sulle sue numerose poltrone? A sentir lui il doppio di un parlamentare, quindi circa 40.000 euro al mese, e cioè 480.000 euro l'anno. Adesso, se gli va bene, dovrà accontentarsi di 200.000 euro e a casa Sangalli sono preoccupati, non si sa se arriveranno alla quarta settimana.
Ma lui, indomito, è pronto al sacrificio...

giovedì 21 febbraio 2008

Abbastanza Certi

"Macchè Bersani, il prossimo sindaco sarà Cofferati"
De Maria, liquida con un alzata di spalle un'ipotesi di candidatura di Pierluigi Bersani: "Per quanto mi riguarda- fa sapere il segretario del PD bolognese- il prossimo sindaco sara' Cofferati. Sono abbastanza certo che sara' cosi'.

Andrew Of Mary
preso in contropiede dai gazzettieri cade nel più classico dei trappoloni giornalistici: più la smentisce e più puzza.
Alla fine resta l'impressione che Cofferazzi sia già col piede sull'uscio di casa e arrivi il Briscolone (a meno di insperati trionfali ritorni a Palazzo Chigi).
Non è sicuro, ma è abbastanza certo...

sabato 16 febbraio 2008

Forza Genoa

Non c'è la Roma nel futuro del tornante cremonese Sergio Cofferati.
A ribadirlo è lo stesso punteros rossoblù, che pur non cambiando colori tuttavia non nasconde la voglia di cambiare squadra: "devo solo decidere se restare con mio figlio a Bologna o a Genova", ha affermato ieri ai microfoni dei cronisti.
Acquistato svincolato dalla CGIL nel 2004, Cofferati è ormai alla sua terza stagione in rossoblù ed ha un contratto che scade nel 2009: era giunto a Bologna accolto dall'entusiasmo dei tifosi ma fin qui ha offerto prestazioni ben poco esaltanti.
Non si è mai inserito nel gioco corale della squadra e le numerose polemiche di questi anni con compagni e avversari gli hanno ormai ritagliato addosso la non invidiabile fama di "spaccaspogliatoio".

mercoledì 13 febbraio 2008

Suspence!

Venerdì 15 febbraio, dalle ore 17.00, presso la sala Estragon al Parco Nord, in via Stalingrado 83 a Bologna, si terrà l’Assemblea Territoriale del PD di Bologna che eleggerà il segretario tramite voto segreto. In apertuta dell’assemblea è prevista la presentazione del programma da parte del candidato mentre in chiusura ci sarà l’intervento di Salvatore Caronna, segretario regionale del Partito Democratico.

p.s.
Il 9 febbraio sono scaduti i termini per presentare le candidature a segretario del PD. La sola candidatura pervenuta è quella del sig. De Maria Andrea.

domenica 10 febbraio 2008

Bolognesi Coraggiosi

Sono trascorse ormai più di 48 ore da quando il Cavaliere ha lanciato il suo ultimatum: "o vieni dentro al PdL o vai da solo", e il campione petroniano dell'UdC ancora resiste e si contorce.
Se riesce a superare la soglia psicologica dei tre giorni prima di strisciare umilmente da Berlusconi Presidente è record.

Forza Pierferdy, che ce la puoi fare...

giovedì 7 febbraio 2008

Cinica Sbiscia

Oggi hanno arrestato Giorgino Bresciani.
I tifosi del "Pallone nel 7" non saranno contenti: da un punto di vista puramente mediatico e sportivo il buon Giorgino, con i suoi toni pacati e competenti, svettava di gran lunga in quella compagnia giurassica. Non ce ne voglia il povero Oddone, ma per il programma era molto meglio se portavano via Nordio....

 

mercoledì 6 febbraio 2008

Congrui e Coerenti

La scelta di presentarsi da soli alle elezioni suscita interesse e fa guadagnare nuovi consensi al Partito Democratico, ponendolo saldamente al centro dello scenario politico: la parola magica è "coerenza".
Sempre per coerenza tutti i senatori che non hanno votato la fiducia al governo Prodi sono stati espulsi dai rispettivi partiti, oppure si sono messi loro stessi fuori dalla coalizione che sosteneva il governo.
E' un atto dovuto, oseremmo dire banale, nella sua semplicità.

Ma ciò che vale per i comuni mortali non vale per la cardinala Binetti: il 7 dicembre la senatrice 'teodem' Binetti Paola ha votato no alla fiducia posta dal governo al dl sicurezza. La Binetti contestava (pensate un po') la norma 'anti-omofobia' contenuta in un emendamento al dl.

Lungi dal subire conseguenze politiche per le sue scelte, la Binetti verrà nuovamente "blindata" nelle liste elettorali del Piddi.
Insomma: solì sì, ma (possibilmente) non male accompagnati...

domenica 3 febbraio 2008

Dimenticanze

La Commissione Valori del PD presieduta dal signor Alfredo, durante il trasloco, ha scordato la Resistenza e l'antifascismo nella sede del vecchio partito.
Cose che capitano.
Fortunatamente il signor Walter, avvertito dello smarrimento, ha provveduto a restituire il tutto al simpatico gruppo d'anziani, raccomandando bonariamente di inserirlo subito nel Manifesto del partito (assieme agli occhiali e alle chiavi di casa, non si sa mai...)

giovedì 31 gennaio 2008

Questioni di Stile

Gongolano, in una nota congiunta, il presidente della Regione Vasco Errani, la presidente della Provincia Beatrice Draghetti e il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, dopo il via libera del Cipe, che oggi ha approvato lo stanziamento di 120 milioni di euro per il primo lotto della metropolitana di Bologna, la tratta Fiera-Stazione centrale."Con l'approvazione da parte del Cipe dello stanziamento di ulteriori fondi per realizzare la metropolitana di Bologna e' stato premiato uno stile e un metodo di lavoro che ha visto collaborare in modo stretto e continuativo Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune ".

A Bologna avremo nell'ordine: un tram su gomma, una metropolitana e un people mover (?).
Tre sistemi diversi, tutti rigorosamente non comunicanti tra loro: che volete farci, siam fatti così. Ci piace il lusso di poter scegliere un mezzo griffato...

lunedì 28 gennaio 2008

SmemoStampa

RUBRICA DI MEMORIA GIORNALISTICA A BREVE TERMINE
Dal sito di Repubblica del 29 agosto 2007
Sì a fogli di via e interventi repressivi per contrastare il fenomeno dei lavavetri violenti. L´assessore agli affari istituzionali, Libero Mancuso, si inserisce nel dibattito suscitato dall´ordinanza urgente voluta dal Comune di Firenze, che ha già portato a 15 denunce nel capoluogo toscano.
«Sono d´accordo sull´utilizzo di fogli di via e di interventi repressivi per i lavavetri violenti - ha detto Mancuso - o che commettono reati». A Bologna però, secondo il sindaco Sergio Cofferati che per primo tra gli amministratori aveva affrontato il problema due anni fa, nel 2005, il problema è stato «in larghissima parte risolto, e solo sulla base di regolamenti amministrativi, senza bisogno di un provvedimento specifico». Secondo il primo cittadino, il problema affrontato «coinvolgendo la polizia municipale e la polizia di stato» si è arginato facendo le contravvenzioni che servivano e scoraggiando gli atteggiamenti aggressivi con l´azione amministrativa. «Non abbiamo più avuto segnalazioni», ha detto il sindaco, «ma è sul racket che bisogna intervenire».


E i lavavetri violenti? E il Racket?
A Bologna dopo le scalmane agostane sono tornati ad ogni incrocio. Con la campagna elettorale si prevede tuttavia una recrudescenza del fenomeno, pare infatti che il lavavetri diventi particolarmente violento e aggressivo con l'approssimarsi delle scadenze elettorali (un po' come il giornalista, il politico, invece, è gentilmente incarognito tutto l'anno...)

sabato 26 gennaio 2008

Modeste Menti

Che non fosse un genio lo si sapeva da un pezzo.
Ora che invecchia Pippo Berselli tende pure a ripetersi, come un caratterista suonato. La performance della mortadella offerta in via Gerusalemme ha il sapore stantio della vecchia barzelletta mediocre: non faceva ridere la prima figuriamoci le repliche.
Purtroppo il bersellismo è un germe che si tramanda anche alle più giovani generazioni, cancellando la speranza che tra i poztfasisti petroniani scaturisca qualche scintilla di sana e irreverente verve satirica.
Leggiamo dalle varie gazzette che una trentina di finiani guidati dal senatore Berselli e dal consigliere Bignami hanno attraversato il centro della città dispensando slogan del tipo:
"Un saluto, Romano"; "Grazie a dio sei stato Clemente"; "A casa miei Prodi". Pure al Bagaglino avrebbero fatto meglio. Caro Berselli, tanto valeva tornare ai classici:
Siamo trenta d'una sorte, e trentuno con la morte.
EIA, l'ultima! Alalà!
Siamo trenta su tre gusci, su tre tavole di ponte:
secco fegato, cuor duro, cuoia dure, dura fronte,
mani macchine armi pronte, e la morte a paro a paro........

giovedì 24 gennaio 2008

Romano Sindaco

Romano ritorna dalla guerra, l'accoglie la sua terra cingendolo d'allor...

Ed improvvisamente un'idea meravigliosa: Romano Sindaco di Bologna.
Dopo due anni in mezzo a tagliagole, mafiosazzi, traditori, ominicchi, ruffiani e quaquaraquà (solo per parlare della maggioranza, poi certo, c'era anche il centrodestra..) cosa vuoi che sia smazzolarsi un Monteventi, un Raisi o un Salizzoni? Un pranzo di gala.